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Una sonora bocciatura per i socialdemocratici in Germania. Le proiezioni del voto tedesco sono chiare: Cdu-Csu al 28,8%, Afd al 20,2% Spd al 16,2%, Verdi al 12,4%. “Mi assumo la responsabilità di questa sconfitta amara”, ha detto in un primo commento il cancelliere uscente Olaf Scholz sul risultato della Spd. Questo è il momento “in cui dobbiamo riconoscere che abbiamo perso le elezioni”, ha commentato ancora Scholz parlando davanti ai suoi sostenitori e ammettendo “gli scarsi risultati” dell’Spd, inchiodata al 16-16,5%, che sarebbe il dato più basso dal 1887. L’esito del voto di oggi “è peggiore” di quello di cinque anni fa e “sono responsabile anche di questo”.
Ancora più duri i compagni di partito. Per l’Spd i primi risultati delle elezioni in Germania sono “un risultato devastante e catastrofico. Non c’è modo di indorare la pillola”, afferma Boris Pistorius, ministro della Difesa e figura di spicco all’interno del partito, nonché favorito nell’eventuale successione all’attuale leader Olaf Scholz, secondo quanto si apprende da Tagesschau. Secondo le ultime proiezioni dell’Ard la Spd si attesta al 16,2%, mentre l’Unione è in testa con il 28,8%; si profilano la possibilità di una coalizione di governo tra le due forze e un’altra con l’aggiunta dei Verdi. Pistorius si è congratulato con la Cdu/Csu per la vittoria elettorale, esprimendo la sua speranza che l’Unione “adotti il tono giusto” e “capisca che si tratta di tenere unite le forze democratiche e non di metterli gli uni contro gli altri”. Ora spetta al candidato cancelliere Friedrich Merz fare il primo passo nei negoziati per la formazione del prossimo governo, conclude: “Siamo sempre stati disposti a parlare, lo siamo. Si tratta di responsabilità, ma non spetta a noi fare passi avanti ora”.