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Un vero e proprio boom quello dell’affluenza nelle elezioni federali in Germania. I tedeschi affollano le urne il dato alle 14 è del 52%: si tratta del 15,5% in più rispetto alla stessa ora nelle elezioni del 2021. Il voto per corrispondenza non è preso in considerazione in questo calcolo. Nelle ultime elezioni federali del 2021 l’affluenza alle urne è stata del 76,4%, secondo il risultato finale ufficiale. Nel 2021 molti elettori hanno votato per posta a causa della pandemia di coronavirus. L’attuale affluenza alle urne è anche più alta rispetto alle elezioni federali del 2017. Allora, riporta Bild, alle 14 era stata del 41 percento.
Un dato che spiazza molti analisti con i primi exit poll e risultati attesi alla chiusura delle urne, alle 18. Ancche perché l’incertezza è l’elemento centrale delle votazioni di domenica 23 febbraio, con l’assenza di un partito o di una coalizione nettamente in grado di avvicinarsi alla maggioranza assoluta. L’alleanza di centro-destra di Friedrich Merz, l’Unione Cristiano-Democratica e il suo partito gemello bavarese, l’Unione Cristiano-Sociale, si confermano negli ultimi sondaggi in pole position. L’ultima rilevazione prima del voto conferma una netta affermazione di Cdu/Csu. I conservatori sfiorano il 30% (29,9%) in crescita del 6 per cento rispetto al 24% del 2021, con una stima di 220 dei 630 seggi del Bundestag, 23 in più di quatto anni fa. Al secondo posto è salda l’AfD, anche se accreditata di un po’ meno del 22 per cento dei precedenti sondaggi, che raddoppierebbe i consensi e conquisterebbe gran parte dell’ex Germania dell’Est. L’estrema destra Alternativa per la Germania è data al 19,7% (più del doppio del 9,3% del 2021) e di 145 seggi, 62 in più delle ultime elezioni.
Resta invece in caduta libera l’Spd, nonostante le speranze del cancelliere uscente Olaf Scholz. Al momento non arriverebbe neppure al 16% (15,7) e si fermerebbe a 115 seggi, meno 91 rispetto agli attuali. Se confermato, per i socialdemocratici sarebbe il peggior risultato nel dopoguerra. I Verdi sono dati in discesa di 2 punti al 12,7%, che però si traducono in un calo in termine di seggi da 118 a 94. Chi potrebbe brindare, oltre all’AfD, è la Linke. La sinistra è data al 7,5 per cento (più 2,6%), con 55 seggi (più 16). Vicini alla soglia di sbarramento del 5% sono i rosso-bruni di Bsw. Il partito di Sahra Wagenknecht è accreditato del 4,6%. In forte discesa invece i liberali di Fdp, che perderebbero il 7 per cento e si fermerebbero al 4,5 per cento. Se non ce la facessero ad arrivare al 5%, vedrebbero spazzata via la loro compagine parlamentare che attualmente conta 91 seggi. Tutte previsioni da prendere col beneficio di inventario, perché il boom dell’affluenza potrebbe cambiare radicalmente i pronostici della vigilia.