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Nel giorno della manifestazione del centrosinistra per la Palestina ad Accordi & Disaccordi, il programma del Nove con Luca Sommi e Marco Travaglio, c’è ospite Rula Jebreal. A Roma ha visto una piazza “chiaramente arrabbiata, perché vede quello che sta accadendo a Gaza, e vorrebbe che il nostro governo occidentale faccesse di più”. In particolare la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana cita l’ex ministro della Difesa israeliano e deputato dell’opposizione, Avigdor Liberman, che ha accusato il primo ministro Benjamin Netanyahu di fornire armi a un gruppo salafita nella Striscia di Gaza affiliato all’Isis, il clan Hamasha, per contrastare Hamas. “Netanyahu ha ammesso pubblicamente che stanno armando le milizie dell’Isis a Gaza. L’ha ammesso pubblicamente in chiave anti Hamas, ma soprattutto per saccheggiare gli aiuti umanitari. La lotta all’estremismo non puoi armare i terroristi, soprattutto quelli dell’ISIS”, attacca Jebreal.
In seguito Jebreal tira fuori un gran numero di fogli. Il conduttore le chiede spiegazioni. “Qui ci sono tutti i nomi dei bambini che sono stati uccisi a Gaza, i 20.000. Le prime 580 pagine sono i bambini sotto i 4 anni. I loro nomi sono qui, non sono numeri, sono storie, sono persone”. E ancora: “I genitori a Gaza si stanno scrivendo sulle braccia e sulle gambe i nomi dei loro figli perché così se vengono fatti a pezzi, almeno riescono a riconoscere dalla gamba il nome, e riescono a seppellirli. Questa è Gaza oggi, dove muore la civiltà occidentale”. Non può mancare l’attacco all’esecutivo di Giorgia Meloni: “Il nostro governo non è neutro, è complice perché continua a vendere armi a Israele e continua ad attaccare la Corte Penale Internazionale”.