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Alla tempesta mediatica scatenata dalla riapertura del caso di Garlasco, la famiglia delle gemelle Cappa, le cugine della vittima Chiara Poggi, ha reagito avvisando che non avrebbe più accettato “questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza”. Un’attenzione, quella riservata alla famiglia Cappa, che però c’è sempre stata, a partire da quel fotomontaggio che ha fatto entrare le cugine nella storia mediatica dell’omicidio del 2007. Lo ha ricordato la cronista de Il Tempo, Rita Cavallaro, ospite stasera a Zona Bianca. Sulla base delle intercettazioni, Stefania Cappa “ha sempre avuto un rapporto confidenziale con gli inquirenti e con la stampa”, ha ricordato la giornalista.
Un esempio? Stefania Cappa “si mette a disposizione per parlare con i giornalisti e addirittura con un collega di una televisione a cui concede un’intervista” e “conosce bene il caso”, ha raccontato la cronista del quotidiano romano. La gemella, ha spiegato ancora Cavallaro, “è una abbastanza sanguigna” e, quando gli investigatori vanno a sequestrare il tutore della sorella Paola (in convalescenza a seguito di un intervento chirurgico per la frattura del piatto tibiale), “si arrabbia”. Cavallaro non ha usato giri di parole: le cugine di Chiara Poggi “sono sotto ai riflettori da sempre”.