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Il permesso per sostenere la discussione della sua tesi di laurea usato per fuggire e darsi alla macchia insieme alla fidanzata: Andrea Cavallari, uno dei componenti della ‘banda dello spray’ che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 avevano provocato la morte di sei persona all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, è attualmente irrintracciabile e sarebbe fuggito sfruttando il permesso premio del Tribunale di Sorveglianza.
Il 26 enne, condannato a 11 anni e 10 mesi e detenuto nel carcere di Bologna, era stato arrestato nell’agosto del 2019 per i fatti avvenuti ad Ancona durante il concerto di Sfera Ebbbasta. Da allora stava scontando la sua pena nel carcere di Bologna, ma da giovedì non si hanno più sue notizie. Il Tribunale di Sorveglianza gli aveva concesso di andare insieme ai familiari a discutere la sua tesi in Scienze Giuridiche, senza la scorta della polizia penitenziaria. Proclamato però dottore, rimasto solo insieme alla propria fidanzata, Cavallari avrebbe fatto scattare il suo piano per sparire e non fare ritorno nel carcere di Bologna.
A stretto giro Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe – il sindacato autonomo della polizia penitenziaria – ha rilasciato un comunicato durissimo: “Stiamo cercando di lavorare affinché, in situazioni simili, venga dato più spazio alla polizia penitenziaria nell’osservazione dei detenuti come elemento di valutazione per il loro eventuale accesso ai benefici”. Ad ora ancora nessuna notizia di Cavallari che rimane irrintracciabile.