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Domani calerà il sipario sul terzo torneo del Grande Slam del 2025. Gli Australian Open li ha vinti Jannik Sinner, il Roland Garros Carlos Alcaraz, battendo in finale proprio l’azzurro. Wimbledon vedrà nuovamente uno tra l’italiano e lo spagnolo sollevare un trofeo Major. Sarà la rivincita del recente ed epico ultimo atto di Parigi, che ha visto il 22enne iberico conquistare il Roland Garros per la seconda volta in carriera, dopo tre match point salvati e uno svantaggio di due set recuperato. Dopo l’era dei Big Three Djokovic-Nadal-Federer (Four per qualche tempo con Murray) è iniziata nel 2024 ufficialmente l’era dei Big Two Sinner-Alcaraz. Una superiorità netta quella dimostrata dai due ragazzi, 45 anni in due, che si sono spartiti equamente gli ultimi sei Slam. Due Australian Open (2024, 2025) e uno Us Open (2024) per il numero uno del mondo, due Roland Garros (2024, 2025) e un Wimbledon (2024) per il numero due (che ha in bacheca anche uno Us Open nel 2022 e un altro Wimbledon nel 2023).
Domani sul Campo Centrale, sull’erba dell’All England Club, alle 17 italiane, andrà in scena la miglior partita che il tennis moderno possa offrire. Escluso il rocambolesco e “fortunato” match contro Dimitrov, terminato con il ritiro del bulgaro per infortunio, è stato percorso netto per Sinner, che ha concesso le briciole a Nardi, Vukic, Martinez, Shelton e Djokovic. Due prestazioni al limite della perfezione quelle messe in piedi nei quarti e in semifinale dall’altoatesino, sempre inscalfibile da fondo campo ma anche molto continuo al servizio. Un cammino, quello di Sinner, riassunto, ai microfoni di SuperTennis, dal suo coach Simone Vagnozzi: “Noi abbiamo passato facilmente i primi turni, poi c’è stata una partita molto complicata contro Grigor (Dimitrov, ndr.) e in quell’occasione siamo stati fortunati, questo lo sappiamo, perché Jannik non era al 100%, però è stato bravo a cambiare un po’ l’inerzia del torneo. Dopo la partita è salito ancora di livello con Shelton e poi contro Novak (Djokovic, ndr.) ha fatto una bellissima partita. Siamo quindi fiduciosi di poter fare una gara altrettanto positiva domenica”.
“Alcaraz arriva con tanta fiducia, con tante partite vinte consecutive – ha aggiunto Vagnozzi – Ma Jannik ne ha vinte tante anche lui nell’ultimo periodo, quindi speriamo sia una bellissima partita. I miglioramenti ci sono stati, sta crescendo col servizio, nelle ultime due partite ha servito molto bene. Sarà cruciale servire bene, prendere in mano il gioco e avere dei punti gratuiti col servizio”. Prima apparizione all’ultimo atto di Wimbledon per Sinner, che domani diventerà il terzo italiano della storia a scendere in campo in una finale nel Major di Londra, dopo Berrettini (2021) e Paolini (2024), poi sconfitti rispettivamente da Djokovic e Krejcikova. Quarta finale Slam consecutiva per il 23enne di San Candido, un’impresa riuscita solamente a leggende del calibro di Federer, Djokovic, Nadal, Agassi e Laver. Terza finale in carriera – e consecutiva – agli “Championships” per Alcaraz, che ha ceduto due set al primo turno a Fognini e per poco non si è fatto trascinare al quinto anche da Fritz in semifinale.